EUROPA
Italia
31.LO
SPECCHIO IN PIER PAOLO PASOLINI
In Pasolini lo specchio completa a pari titolo la rievocazione di un mondo familiare
dove ogni gesto ha il sapore ripetitivo e lento di un tempo che non c'è più.
PIER PAOLO PASOLINI
[…]La stessa passione che ci
aveva fatto adottare con violenza
faziosa e ingenua le istituzioni
stilistiche che imponevano libere
esperimentazioni inventive, ci fa ora adottare una problematica morale ,per cui
il mondo che era stato, prima, pura fonte di sensazioni espresse attraverso una
raziocinante e squisita irrazionalità ,è divenuto, ora, oggetto di conoscenza se
non filosofica, ideologica: e impone ,dunque, esperimentazioni stilistiche di
tipo radicalmente nuovo.[…]
Malgrado questa rinuncia
,dunque, alla sicurezza di un mondo
stilistico maturo, raffinato e anche drammatico – nell’interno dell’anima – (e
di cui del resto non possiamo cessare di
restare usufruttuari),nessuna delle ideologie “ufficiali” attraverso cui
interpretare la “vita di relazione ” ,e magari metterla in rapporto con la vita
interiore, ci possiede .E’ una indipendenza che costa terribilmente cara. […]Ma
vi incide anche un momento positivo, ossia l’identificazione dello
sperimentare con l’inventare: con
l’annessa opposizione critica e ideologica
agli istituti precedenti, ossia un’operazione culturale idealmente
precedente l’operazione poetica ….
Vicina
agli occhi e ai capelli sciolti
sopra
la fronte, tu piccola luce,
distratta
arrossi le mie carte. un tempo
adolescente
ardevo fino a notte
con
questa amara luce, ed era strano
udire
il vento e gl’isolati grilli.
Allora,nelle
stanze, smemorati
dormivano
i parenti,e il fratello
oltre
un sottile muro era disteso.
Ora
dove egli sia tu, rossa luce,
non
dici,eppure illumini ; e sospira
per
le campagne inanimate il grillo;
e
mia madre si pettina allo specchio,
usanza
antica come la tua luce,
pensando
a quel suo figlio senza vita.
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