EUROPA
Francia
15.LO SPECCHIO IN JEAN CHARLES VEGLIANTE
In questo poeta contemporaneo di origine italiana lo specchio non rappresenta che lo scenario
ingannevole che aiuta ad essere forti per sopportare la verità secondo cui dietro non c'è che il
nulla.
Jean Charles Vegliante
Nato a Roma nel 1947, Jean-Charles Vegliante vive a Parigi ed è un poeta francese alla cui produzione in proprio ha costantemente abbinato nel corso della vita una vasta e qualificatissima opera di traduzione di poeti italiani: da Dante ai poeti del Novecento e contemporanei, passando per Leopardi, Belli, Pascoli, D’Annunzio, Ungaretti, Montale, Sereni, Calogero, Pasolini, Fortini, Amelia Rosselli e altri.
Dalla recensione della premiazione quale vincitore del
premio Betocchi - novembre 2018-
Sui prati saccheggiati,
dal ghiaccio e dal vento di questo inverno,
rasi , come passati al compressore,
dominano cisterne stipate
di disperazione .Via ,come
puoi pretendere
che in noi persista un’eterna primavera?
Tutto delude la tua
speranza di natura,
di grande fermento che
t’han fatto ridere
saltare su con la voce
stridula d’un altro, dove la
morte non arriva
niente più bellezza per chi
rimane
chiuso in sé e nelle tristi
meraviglie
del tempo infantile .Niente
più che il lampo
d’un passato senza memoria, enigma
o madonna,
bardato di perfezione che
concede e nasconde
appena un nome d’acqua
chiara, adorabile.
Era dunque questo, ti rendi
conto, il povero
scenario, lo specchio che
aiuta a sopportare
l’inganno a cui loro si
fortificano …
Dietro non c’è niente né
donna né terra,
Niente da aspettare, da
tenere, da vivere.
da”Nel lutto della luce” ed. Einaudi
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