domenica 26 aprile 2015

Sandra Moussempès,l'approdo contemporaneo .

SANDRA MOUSSEMPÈS, UN POETA CONTEMPORANEO.
 
Sandra Moussempès

 *      Le forme miste.
Arriviamo così all’oggi. Alla poesia di Sandra Moussempès[1]
che ama  praticare le forme miste, forme ancora una volta 
protagoniste.
*      La cura compositiva dei caratteri tipografici
L’attenzione alla parola qui è piuttosto di natura visiva, per
la cura compositiva nell’uso variato dei caratteri tipografici 
e colpisce immediatamente il lettore per la sua evidenza 
provocatoria.
La ricerca dell’ambivalenza della parola.
*      Ma La ricerca dell’ambivalenza della parola.
È interessante anche la ricerca dell’ambivalenza  della 
parola per un significato dubitativo e scettico che metta
a nudo la complessità
 della realtà odierna.

Tutto ciò è annotato direttamente sotto la pila di segreti  (II)[2]
Una serie di non detti  fermentati in sciroppo di granatina
come pezzi maggiori del Museo Inquieres secondo un arrangiamento
ben preciso e modalità da rispettare.
DA GIRARE IMPERATIVAMENTE:
1)
Il paragrafo è cancellato.
2)
In una camera velata: un corridoio esterno insegna agli individui 
a diventare cinefili delle loro vite associate ;dimenticando che essi
esistono,i personaggi vanno  a segregarsi separando i loro pensieri 
per finire per abitare i libri dell’infanzia ed i pensieri che vi si collegano.
3)
Trasmutare i segreti in performance e i personaggi in” sculture decisive”
questo percorso sarà effettuato per permettere la restituzione 
di ogni istante bramato:luoghi,orari, attività,rappresentazioni,
che evocano IL BAGLIORE/CHIARORE.
 4)
Le serie telescopi si intricano di codifiche teatrali o romanzesche 
per fare deviare il soggetto “fuori-tempo”
(immagine/tempo/interpretazione/messa in scena/collocazione delle luci):
di che è morto?
 5)
la sorte di una principessa in pullover nero, Cenerentola 
versione nipponica ammaccata/ferita. Le Alice 8 si rifanno
una bellezza purpurea prima di inabissarsi 
in una limousine aromatizzata al limone
alla maniera delle  merende troppo zuccherate
 per ragazzine docili
( con collants neri che riemergono un giorno)”



LE ESPERIENZE CONTEMPORANEE
        
   Eccoci dunque al nucleo del problema. Se il linguaggio
poetico classico era costruito su rapporti consolidati,
la parola poetica moderna gode di uno status 
di libertà infinita e s’irradia verso mille rapporti possibili, 
dunque incerti. Infatti, la poesia oggi non può che riflettere
la rottura dell’unità culturale e della compattezza e impermeabilità
della struttura sociale del passato. 
   È perciò lo specchio fedele delle contraddizioni
dell’età moderna, età di transizione tra quei valori 
 strutturati dalla tradizione e la fluidità dei valori in costruzione,
non ancora organizzati in sistema e non ancora decantati
in un codice che ne stabilisca, con una convenzione 
socialmente conosciuta e accettata, le relazioni.

      

         ‘ C’est tout! Ora, pensiamo alla cena '.’
         La vitalità della vecchia Corinne e il piacere della  sua ricerca solitaria,
la ricchezza di quelle poesie così belle, pur nella loro diversità,
hanno un po’ rasserenato Zoé.
        Purtroppo, la  durata di un attimo. No, non può rimandare. 
Gordon non si è fatto ancora vivo; tocca a lei ricucire questo silenzio.
Le ceneri del vulcano portate dal vento continuano a soffocare
questo amore ancora così fragile. È una lettera difficile 
quella che comincia a scrivere, rimandando i suoi progetti culinari. 
Ogni parola pesa e non sembra mai quella giusta.
Non dirà nulla del suo imprevisto incontro ravvicinato con Raùl; 
è qualcosa che non sa bene, neanche lei, perché è successo; 
tutto quel  mondo diverso, quei colori, suoni, profumi e sapori 
l’avevano, sì, come ubriacata. E Raùl era così presente.
E così tenero. Rimarrà un ricordo dolce da ritirar fuori
nei giorni di pioggia, quando sarà vecchia. 
Ma con Gordon è tutta un’altra storia. Ora ne è sicura.
Le manca e vorrebbe  piacergli davvero. 
Vorrebbe essere ancora baciata da lui, come a Copenhagen.
‘Ma -pensa Zoé- In fondo,ha ragione: chi siamo?
Che sappiamo l’uno dell’altra?Se ci penso, è così impenetrabile:
un enigma. Devo sapere. Gli chiederò se posso andare a trovarlo.
Non voglio perderlo.’  È la prima volta, da anni, che si sente così. 
Le sembra di essere tornata a vivere. Vuole stare con lui,
ma teme di essere stata, come al solito, troppo precipitosa.
‘L’ho spaventato!’- pensa ancora fissando lo schermo vuoto‘
Oddio, basta! Dobbiamo incontrarci prima possibile.’ 
Alla fine, scrive una mail molto breve: sarà a Londra 
per il fine settimana e lì, avendolo accanto,  riuscirà a parlargli.
Ne è sicura.




[1]Sandra Moussempès nasce a Paris nel 1965. Ancienne pensionnaire di Villa Medici a Roma(1965) , lauréate della Villa Kujoyama a Kyoto(1999). Insegnante di filosofia e di francese, è autrice di numerose pubblicazioni. Ha vissuto a Parigi la maggior parte del tempo. Ha risieduto anche a Londra. Attualmente vive nella regione del Gard, nel Midi della Francia. Parallelamente al lavoro di scrittura, pratica il canto (improvvisazione e musica elettronica) e realizza opere vocali. Soprattutto ha collaborato all’ultimo album del gruppo The Wolfgang Press, uscito con l’etichetta 4AD.Pratica audio-poesia con performance sonore e poetiche( "Beauty sitcom"); questo lavoro è una  messa in scena sonora della lettura delle sue poesie con la sovrapposizione della  voce che canta in varie tonalità.
[2] Sandra Moussempès :da “Couleurs  femmes”, Le Castor Astral- Le Nouvel Athanor éditeurs.2010. Traduzione  di M. G. Bruni

1 commento:

  1. Buon giorno, grazie per questo articolo, pero il libro in cui avete trovato la mio bibliographia a fatto una grave errore nel libro "couleur femmes" (anthologie chez Le castor Astral), non sono afatto professore o profesionista di bridge, era il mio padre... ho chieso a questi edizioni di fare l'errata dentro il libro ma non l'hanno fato..il mio mail e smoussempes at hotmail.com se me volete parlare.

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