venerdì 10 aprile 2015

Octavio Paz in italiano.38




Octavio Paz

















 "[...]vado per il tuo corpo come per il mondo,
il tuo ventre è una spiaggia soleggiata,
i tuoi seni due chiese dove il sangue
celebra i suoi misteri paralleli,
i miei sguardi ti coprono come edera,
sei una città che il mare assedia,
una muraglia che la luce divide
in due metà color di pesca,
un luogo di sale, roccia e uccelli
sotto la legge del meriggio assorto,
vestita del colore dei miei desideri
vai nuda come il mio pensiero [...]
(da Pietra di sole, traduzione di G. Bellini

vado per la tua strada come per un fiume,
vado per il tuo corpo come per un bosco,
come per un sentiero nel monte
che in un brusco abisso finisce,
vado pei tuoi pensieri assottigliati
e all'uscita dalla tua bianca fronte
la mia ombra abbattuta si strazia,
raccolgo i miei frammenti uno a uno
e proseguo senza corpo, cerco tentoni, (…)
-la vita, quando fu davvero nostra?
quando siamo davvero ciò che siamo?
ben guardato non siamo, mai siamo
da soli se non vertigine e vuoto,
smorfie nello specchio, orrore e vomito,
mai la vita è nostra, è degli altri,
la vita non è di nessuno, tutti siamo
la vita -pane di sole per gli altri,
tutti gli altri che siam noi-,
son altro quando sono, i miei atti
son piú miei se sono anche di tutti …
(da Pietra di sole, traduzione di G. Bellini)

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