venerdì 24 aprile 2015

Louis Aragon :Le fou d'Elsa.





Louis Aragon



Elsa Triolet




 






 




Le mani di Elsa [1]

Dammi le tue mani per l’inquietudine

Dammi le tue mani  di cui ho tanto sognato
Di cui ho tanto sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani perché io sia salvato
Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve sfinita
Che mi sfugge dovunque attraverso le dita

Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
Ciò che mi sconvolge e che mi assale
Potrai mai sapere ciò che mi punge
E che ho tradito con l’animo che trasale

Ciò che in tal modo dice il profondo linguaggio
Dei sensi animali questo mutuo sentire
Senza bocca e senz’occhi senza immagine specchio
Questo fremito d’amore non ha parole da offrire

Potrai mai sapere quel che le dita han pensato
Di una preda fra loro per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che allora han taciuto
Un lampo avrà quella realtà sconosciuta

Taccia il mondo per un  momento almeno
Dammi le tue mani perché il mio cuore di loro si alimenti
Perché l’anima mia lì si addormenti
Perché l’anima mia lì dorma in eterno.



                                                                                          


[1] Louis Aragon,da «  Le Fou d’Elsa »,Gallimard,1963.

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