sabato 11 aprile 2015

Octavio Paz in italiano.39



Octavio Paz



















IL FUOCO D’OGNI GIORNO
                           A Juan García Ponce
Come l’aria
              disfa e fa
sulle pagine della geologia,
sui tavolati planetari,
i suoi edifici invisibili:
              l’uomo.
Il suo linguaggio è un granello appena,
ma bruciante,
            sulla palma dello spazio.
Sillabe sono incandescenze.
Piante, anche:
                     le radici
spezzano il silenzio,
                             i rami
alzano case di suoni.
                              Sillabe:
si intrecciano e sciolgono,
                                     giocano
alle somiglianze e dissomiglianze.
Sillabe:
           maturano in fronte,
fioriscono in bocca.
                            Le radici
bevono buio, mangiano luce.
                                         Linguaggi:
alberi incandescenti
di fogliami di piogge.
Vegetazioni di lampi,
geometrie d’echi:
sul foglio di carta
il poema si fa
come il giorno
sulla palma dello spazio.
(da Ritorno, 1976 - Traduzione di Franco Mogni)

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