Ero una fra le tante donne
occupate nelle umili faccende
di casa. Perché m’hai scelto
e tolto dal quieto rifugio
della vita comune?
L’amore inespresso è sacro.
Splende come gemma, nella
profondità buia del cuore.
Oh, tu hai vinto la timidezza
del mio cuore e trascinato
il mio tremante amore all’aperto,
demolendo per sempre l’angolo
ombroso dove nascondeva
il suo nido.
Le altre donne sono sempre
le stesse, nessuno ha indagato
nella profondità del loro essere,
ed esse stesse non conoscono
il loro segreto. Con leggerezza,
sorridono e piangono,
chiacchierano e lavorano.
Ogni giorno vanno al tempio,
accendono le loro lampade,
attingono acqua al fiume.
Speravo che al mio amore
fossero risparmiate le umilianti
vergogne dei derelitti, ma tu
hai rivolto altrove il tuo viso.
Sì, la tua strada è aperta
davanti a te, ma a me hai
tagliato la via del ritorno
e lasciato nuda davanti al mondo,
che mi fissa notte e giorno,
con i suoi occhi senza palpebre.
- da Il Giardiniere –
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