mercoledì 2 settembre 2015

54.Ancora Tagore.



Tu non mi puoi capire?"

Pieni di tranquilla tristezza

due occhi chiedono, cercano un motivo:

come la luna quando guarda dentro il mare

con volto umile e fermo.

Non nascondo niente:

quello che ho è davanti a te,

il cuore è aperto, in ascolto.

Tutto ho donato per farmi conoscere.

"Tu non mi puoi capire?"

Se fosse solo una gemma preziosa,

la romperei in cento pezzi, con garbo

in mille frammenti

e, uno dopo l'altro, li infilerei

in una collana per metterla al collo.

Se fosse solo un fiore bello,

grazioso e perfetto, sbocciato all'alba,

dondolante al vento di primavera,

lo taglierei e, con gentilezza,

tra i tuoi capelli neri, lo metterei.

Amore, eccoti il cuore.

Dov'è l'acqua, dov'è la sponda,

sono sconvolto in questa casa dei misteri infiniti.

Che voglio farti capire?

Non so cosa palpiti nella canzone silenziosa

del giorno e della notte: tutto il cielo è pieno

di tranquillità e di silenzio,

come la voce della notte.

Se fosse solo godimento,

solo un sorriso venuto dalla bocca,

risveglierebbe la felicità

e in un attimo capiresti senza parlare

i messaggi del cuore.

Se fosse solo desiderio,

solo due lacune luccicanti negli occhi,

bocca amara, viso disperato,

avresti visto il tormento interiore,

le parole si sarebbero rivelate

nel silenzio.

Mio amore, questo sentimento

non ha né inizio né termine,

è sempre vuoto e pieno di dolori,

di gioie, di ansie...

Ogni giorno, ogni notte, non lo so dire,

si creano problemi nuovi!

Forse non hai capito!

Negli occhi sempre, in un nuovo splendore,

giorno e notte si scorge un po' d'amore,

un po' di cuore.

Chi e in quale momento ha capito?

- da La Barca d'oro -

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