giovedì 19 marzo 2020

Salvatore Quasimodo.8..Curva minore.




e.Salvatore Quasimodo
Modica,(20 agosto1901) –
Napoli (14 giugno1968)
E’ stato un poeta e traduttore italiano,
esponente di rilievo dell’ermetismo
Ha contribuito alla traduzione di vari
componimenti dell’età classica ,
soprattutto liriche greche,ma anche
di opere teatrali di Molière e di
William Shakespeare.
E’ stato vincitore del premio Nobel
per la letteratura nel 1959.

VIII. Curva minore

Perdimi, Signore, che non oda
gli anni sommersi taciti spogliarmi,
si che cangi la pene in moto aperto:
curva minore
del vivere m'avanza.

E fammi vento che naviga felice,
o seme d'orzo o lebbra
che sé esprima in pieno divenire.

E sta facile amarti

in erba che accima alla luce,
in piaga che buca la carne.

Io tento una vita:
ognuno si scalza e vacilla
in ricerca.

Ancora mi lasci: son solo
nell'ombra che in sera si spande,
né valico s'apre al dolce
sfociare del sangue.

da Oboe sommerso del 1932,

Tuttavia,il valore del vento  cambia, e se nell’iniziale raccolta
Acque e Terre è tramite tra io e natura, nella successiva,
l’ Òboe sommerso, comincia a farsi emblema di un'esistenza
non più umana, come vediamo in” Curva minore:” Perdimi, che,
Signore, non oda gli anni sommersi taciti spogliarmi,si che cangi
la pena in moto aperto: curva minore del vivere m’avanza. E
fammi vento che naviga felice, o  seme d’orzo o lebbra che sé esprima in
pieno divenire”. […]Qui il desiderio è ottenere la pace, mutarsi  in un
elemento che permetta di sfuggire alla consumazione operata dal tempo.
Un divenire, che abbia  una sua felicità nel ‘navigare’ libero, o trasformarsi
in un seme d’orzo, che è sé stesso, mentre l’uomo è costretto- come afferma  nelle ultime strofe- a cercare la propria identità: ‘Io tento una vita / ognuno
si scalza e vacilla / in ricerca’.




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