mercoledì 25 marzo 2020

Salvatore Quasimodo.14.Alle fronde dei salici




e.Salvatore Quasimodo
Modica,(20 agosto1901) –
Napoli (14 giugno1968)
E’ stato un poeta e traduttore italiano,
esponente di rilievo dell’ermetismo
Ha contribuito alla traduzione di vari
componimenti dell’età classica ,
soprattutto liriche greche,ma anche
di opere teatrali di Molière e di
William Shakespeare.
E’ stato vincitore del premio Nobel
per la letteratura nel 1959.


XIII. Alle fronde dei salici

E come potevamo noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

Giorno dopo giorno(1947)
La poesia di Quasimodo - ora lo sappiamo - come faceva osservare
 giustamente il suo traduttore francese Michel Costagutto,
 è una poesia piena di vento.
E' quel vento che  si mescola alla dura condizione bellica 
e non stimola la memoria, ma si collega ad una realtà
tragica e presente.

Nessun commento:

Posta un commento