mercoledì 11 marzo 2020

Aforismario ventoso:.60.Ben Harper.





60. La musica è come il vento: soffia, continua a passare, a fluire. E finché c’è vento ci sono nuove canzoni.
                                                                 (Ben Harper)
Ben Harper
Lui la musica ce l’ha nel sangue. Il suo è stato quasi un mandato, un incarico a perpetuare nel mondo contemporaneo l'inno alla vita che aveva iniziato a celebrare Bob Marley, ma anche ad attribuire ai versi cantati l'autorevolezza e la sensibilità poetica di un Bob Dylan. Artista versatile come pochi,
ha nel corso della sua carriera scritto canzoni splendide, attingendo a piene mani da ogni genere musicale di suo gradimento: il blues, il folk, il rock, il reggae e molti altri. Più che eclettico, Harper è onnivoro. Nonostante sia afro americano,infatti non compone semplicemente una musica di colore black. Sicuramente è consapevole dell'importanza della tradizione musicale afro americana che gli scorre nel sangue, ma è molto più consapevole che ciò che esprime fa parte di un'evoluzione che affonda le radici nel jazz, nel blues e nel rap, arrivando fino al rock e le sue ramificazioni moderne.
 Harper ha sempre ribadito: "Quando scrivo e canto le mie canzoni, non penso a nessuna differenza fra pubblico bianco e nero. Credo solo nei colori". Una convinzione che lo induce a superare gli steccati tra generi e ad assaporare sempre nuove sonorità.
Ma oltre alle notevoli capacità tecniche, Harper dimostra di avere anche una missione. Rifiutando di essere etichettato in un genere e di cedere al consumismo, alla commercializzazione e alla propaganda politica, il musicista californiano crede nell'umanità e nei suoi valori. Nella pace e nella riunificazione dei popoli. "Le Chiese sono la separazione, ma musulmani, cristiani, ebrei, buddisti cercano tutti lo stesso Dio e Dio non divide nessuno, unisce solamente. La separazione ha a che fare con il razzismo". Guardandosi attorno, allora, vuole esortare tutti i popoli, di diverso colore e razza, al cambiamento. Harper è continuamente alla ricerca di nuove risposte. Ricerca qualcosa che lo porti a cambiare le risposte avute in precedenza.

Nasce nel 1969 a Claremont, California, 80 chilometri a est di Los Angeles, nei pressi del deserto, in una famiglia di origini indiane e lituane che si occupa di musica da tre generazioni: nonno liutaio, nonna chitarrista, padre percussionista, madre cantante e chitarrista. Non semplici appassionati, ma professionisti, profondamente innamorati del proprio lavoro che inevitabilmente riversano la loro passione nel piccolo Harper. E questi, fin da bambino, dimostra notevoli capacità nel suonare la chitarra acustica. Grazie al nonno liutaio, conosce la Weissenborn, un modello slide che risale agli anni Venti. "Credo nel suono acustico delle prime chitarre. E' il rapporto fisico con lo strumento, ma è anche lo spirito della chitarra acustica: ovvero le radici di gran parte della musica americana.” La mia musica nasce così. Insomma”. Un universo emozionante che rapisce immediatamente anche per la voce di Harper, duttile, attenta a varie tonalità e alle sfumature. Nella sue corde vocali tutti i lampi e il dolore della lotta per un mondo dove regni l'armonia e l'amore.




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