sabato 28 marzo 2020

Salvatore Quasimodo.17..Dalla natura deforme.





Salvatore Quasimodo
Modica,(20 agosto1901) –
Napoli (14 giugno1968)
E’ stato un poeta e traduttore italiano,
esponente di rilievo dell’ermetismo
Ha contribuito alla traduzione di vari
componimenti dell’età classica ,
soprattutto liriche greche,ma anche
di opere teatrali di Molière e di
William Shakespeare.
E’ stato vincitore del premio Nobel
per la letteratura nel 1959.


XVII. Dalla natura deforme

Dalla natura deforme la foglia
simmetrica fugge, l’ancora più
non la tiene. Già l’inverno, non inverno,
fuma un falò presso il Naviglio.
Qualcuno può tradire
a quel fuoco di notte, può negare
per tre volte la terra. Com’è forte
la presa, se qui da anni, che anni, guardi
le stelle sporche a galla nei canali
senza ripugnanza, se ami qualcuno
della terra, se scricchiola
il legno fresco e arde la geometria
della foglia corrugata scaldandoti.

(da La terra impareggiabile)

Abbiamo già accennato a proposito di “Città straniera”come il realismo delle immagini sembri preludere alle poesie di viaggio che, circa trent'anni dopo, saranno parte essenziale di Dare e avere (1966), ultima raccolta quasimodiana.
In questo senso i volumi degli anni Trenta documentano una voce poetica di indubbia originalità, ma anche una fase preparatoria a una  maturazione letteraria ed umana, dalla quale deriveranno gli sviluppi successivi.
 Ed eccole” le stelle sporche a galla sui canali…”




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