lunedì 15 febbraio 2016

Dino Campana.16.SOMMARIO dei CANTI ORFICI.LA NOTTE.1.



Ed ora,dopo analisi ed esemplificazioni frammentarie dei temi e delle forme della poesia di Dino Campana, passiamo alla proposta dei componimenti organici ed episodici seguendo rigorosamente il Sommario dei Canti Orfici che segue.
Questo straordinario poeta riuscì a farli pubblicare a sue spese con il sostegno di alcuni concittadini di Marradi.Ad eccezione dei " Notturni "che sono già stati proposti nella prima parte della nostra variegata analisi.




SOMMARIO
LA NOTTE

I. La notte
II. Il viaggio e il ritorno
III. Fine


NOTTURNI

La chimera
Giardino autunnale 
La speranza
L’invetriata
Il canto della tenebra
La sera di fiera
La petite promenade du poète

LA VERNA

I. La verna (diario)
II. Ritorno
Immagini del viaggio e della montagna
Viaggio a Montevideo
Fantasia su un quadro d’Ardengo Soffici
Firenze
Batte botte
Firenze
Faenza
Dualismo
Sogno di prigione
La giornata di un nevrastenico


VARIE E FRAMMENTI

Barche amorrate
Frammento
Pampa
Il russo
Passeggiata in tram in America e ritorno
L’incontro di Regolo
Scirocco
Crepuscolo mediterraneo
Piazza Sarzano
Genova


A Guglielmo II imperatore dei Germani
l’autore dedica[1]


Cominciamo dalla prima poesia della prima sezione della NOTTE. 


LA NOTTE.I.

 LA NOTTE.1

Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee: sagome nere di zingari[2] mobili e silenziose sulla riva: tra il barbaglio lontano di un canneto lontane forme ignude di adolescenti e il profilo e la barba giudaica di un vecchio: e a un tratto dal mezzo dell’acqua morta le zingare e un canto, da la palude afona una nenia primordiale monotona e irritante: e del tempo fu sospeso il corso.
***


[1]L’opera è poi dedicata a Guglielmo II di Germania (1859-1941) e questo fatto, nell’imminenza dello scoppio della Prima guerra mondiale, causò non pochi problemi all’autore.


[2]  Francesca Yvonne Caroutch nasce a Parigi nel 1937; saggista,studiosa di simboli alchemici,soprattutto del liocorno,convertita al buddismo , diventa famosa per un libro, “Soifs”, pubblicato quando era ancora al liceo.

Francesca Yvonne Caroutch
Lesse, per caso, in una traduzione, una delle poche allora apparse, l’inizio della “Notte”(Dino Campana),
dove si parla della Place d’Italie, a Parigi, con i carrozzoni dei Boéhmiens. La nonna di Francesca era una
di loro,possedeva una casa sulle ruote, frequentava Place d’Italie, forse negli anni  descritti dal poeta di
Marradi. Ecco che allora Francesca impara l’italiano,legge,si documenta e si mette,con amore infinito,a 
tradurre Campana.Il lavoro,duro e lungo,è pronto per la pubblicazione.Ne parlano i giornali,dando per
imminente  l’uscita del libro. L’articolo di André Laude, pubblicato  su  Le Magazine Littéraire, Paris, nel
1969, viene ripreso da un anonimo estensore del Corriere della Sera, con il titolo “Campana rintocca in
Francia, dando anche  da noi la notizia dell’imminente pubblicazione della prima traduzione francese di
Campana che,tuttavia,non sarà mai pubblicata.
È traduttrice oltre che di Dino Campana anche di Giuseppe Ungaretti.

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