Silva Kaputikyan
Ma la letteratura ,e in particolare la poesia,in Armenia ci regala ancora oggi figure di grande rilievo per la loro generosità culturale e per l'impegno sociale e politico.un esempio eloquente ne è la poesia di Silva Kaputikyan, intellettuale ed attivista politica di quel paese[1]. Il Sevan è il più grande lago dell'Armenia e della regione del Caucaso. Si trova a poco meno di 2000 metri di altitudine sul livello del mare. Insieme ad altri laghi della regione era un tempo considerato uno dei tre grandi laghi di quello che fu un tempo il Regno dell'Armenia, un regno indipendente dal 190 a.C. al 165 d.C. e un protettorato dell'Impero Romano dal 165 al 428. Li chiamavano "i mari dell'Armenia". Oggi, dopo alcuni grandi sciagurati interventi dell’'uomo,quell'ecosistema si è completamente alterato. La poesia è interpreta un bisogno di fuga da una realtà tragica che ha bisogno di umanità.
Ma la letteratura ,e in particolare la poesia,in Armenia ci regala ancora oggi figure di grande rilievo per la loro generosità culturale e per l'impegno sociale e politico.un esempio eloquente ne è la poesia di Silva Kaputikyan, intellettuale ed attivista politica di quel paese[1]. Il Sevan è il più grande lago dell'Armenia e della regione del Caucaso. Si trova a poco meno di 2000 metri di altitudine sul livello del mare. Insieme ad altri laghi della regione era un tempo considerato uno dei tre grandi laghi di quello che fu un tempo il Regno dell'Armenia, un regno indipendente dal 190 a.C. al 165 d.C. e un protettorato dell'Impero Romano dal 165 al 428. Li chiamavano "i mari dell'Armenia". Oggi, dopo alcuni grandi sciagurati interventi dell’'uomo,quell'ecosistema si è completamente alterato. La poesia è interpreta un bisogno di fuga da una realtà tragica che ha bisogno di umanità.
Nelle montagne di Sevan
Sola, persa in sprazzi
di sole,
stetti immobile nel
silenzio delle colline di Sevan:
in alto, tanto in alto
che un’aquila
mi toccò le spalle con
le sue ali
mentre ero presa in un
vortice d’aria,
e il mondo sembrava
possente, grande e infinito.
Poi, in un attimo,
attraverso lo spazio immobile,
guardai giù – verso una
piccola casa,
verso i sentieri sulla
collina –
Ed ebbi bisogno di
persone.
[1](1919-2006)
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