Ma, ancora una volta, il dono si
arricchisce del testo “Desiderio” dello stesso poeta.
La
voce scende ancora di un tono e si fa roca e sensuale, a rendere
l’identificazione perfetta.
Desiderio[1]
Solo il tuo cuore
ardente,
e null’altro
Il mio paradiso, campo
senza usignoli
né lire,
con un fiume discreto
e una piccola fonte.
Senza lo sperone del vento
sulla fronda,
né la stella che
vagheggia
esser foglia.
Una luce abbagliante
che fosse
lucciola di un’altra
in un campo di
sguardi infranti.
Una quiete nitida
e lì i nostri baci,
sonori nèi
dell’eco,
s’aprirebbero in
lontananza.
E il tuo cuore ardente,
null’altro.
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