Gordon va poi
a curiosare tra le poesie giovanili e sceglie "Ricordo di Marie
A", ed è il lessico che qui attira la sua attenzione. Un gusto per lo
smorto ,"amor mio pallido", per arrivare anche qui allo scatto
beffardo, paradossale che sottolinea la fragilità estrema dell'uomo e di quello
che considera fondamentale nella sua vita, di fronte alla meraviglia indimenticabile
della natura. Un gusto per una natura indifferente e bellissima che strega il
giovane innamorato con quella nuvola candida e soffice nell'azzurro cielo
settembrino, il cui ricordo soltanto
rimane, capace di rammentargli anche il bacio, ma non il volto dell'amata.
1.Un dì nel mese
azzurro di settembre,
quieto, all'ombra di
un giovane susino,
tenevo il quieto e
pallido amor mio
tra le mie braccia,
come un dolce sogno.
E su di noi nel bel
cielo d'estate
c'era, e a lungo la
guardai, una nuvola.
Era assai bianca e
alta da non credere
e quando la cercai non
c'era più.
2.Dopo quel giorno
molte molte lune
con tante acque sono
corse via.
Sono i susini già
tutti recisi,
e dell'amore mi chiedi
che fu?
E ti rispondo: non me
ne ricordo.
Eppure, credi, so cosa
intendi:
ma quel suo viso, io,
non lo so più.
Questo soltanto so:
che la baciai.
3.E anche il bacio,
l'avrei dimenticato
non fosse per la
nuvola che andava.
Quella so ancora e
sempre la saprò:
era assai bianca e mi
veniva incontro.
Sono forse i susini
ancora in fiore,
forse il settimo
figlio quella donna avrà.
Ma pochi istanti fiorì
quella nuvola
e quando la cercai era
già vento.
[1]Bertolt Brecht,dalle poesie
giovanili:1924 .In “Poesie” ,ET
Einaudi,2007.A cura di Cesare Cases.
(continua)
Buon 8 Marzo!
RispondiEliminaAuguri all'universo femminile.