Anzi,
nel suo "Canto d'amore" il
legame con la sua donna è talmente forte e stabile che evoca al poeta
l'immagine coraggiosa delle due corde del violino dalle quali l'arco trae un
unico dolce suono :
Canto d'amore[1]
Come posso trattenere
la mia anima
perché la tua non
sfiori? Come
sollevarla oltre di te
verso altre cose?
Ah nasconderla vorrei
nel buio
di un perduto esili,
in un punto
muto e ignoto dove non
sia più eco
al palpito che sale
dalle tue profondità.
Ma tutto, tutto quello
che ci tocca, te e me,
ci prende insieme come
quando, a un colpo d'arco,
un suono scaturisce da
due corde.
Su quale strumento
siamo tesi?
E quale violinista ci
possiede'
O dolce canto.
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