Chi ha nostalgia di
te[1]
Quando io ho nostalgia
di te?
Chi ti accarezza
quando la mia mano ti
cerca?
Sono io o sono
i resti della mia
gioventù?
Sono io o sono
gli inizi della mia
vecchiaia?
È il mio coraggio di
vivere
o la mia paura di morire?
e perché la mia
nostalgia
dovrebbe dirti
qualcosa?
e che cosa ti dà la
mia esperienza
che mi ha solo reso
triste?
e che cosa ti danno le
mie poesie
in cui dici soltanto
come è diventato difficile
essere o dare,
eppure brilla nel giardino
il sole nel vento
prima della pioggia
e profuma l'erba che muore
e il ligustro
e io ti guardo e
la mia mano tastando
ti cerca.
‘
Splendida! Ma tutto, in questi giorni, pare avere un secondo senso, tutto
sembra suggerirmi qualcos’altro … Sto cercando di non pensarci, ma tutto,
proprio tutto pare riferirsi a Zoé. L’ho desiderata così tanto, e quando l’ho
vista mi è sembrata un’estranea. Con quell’aria tranquilla, anzi, no, sicura, e
io che morivo. Sembrava aver deciso già tutto. Forse, dovevo scoraggiare la sua
venuta qui. Cosa vuole? Io non devo spiegare niente. Cosa si aspetta?’
Se
la curiosità culturale di Gordon sembra ormai appagata; non così il suo umore,
che ora ha il bisogno urgente di un buon
bicchiere per recuperare quel colpo d'ala che renda almeno accettabile il resto
della serata che ha di fronte. Si affretta dunque verso l'uscita per infilarsi, subito dopo, in un piccolo
delizioso pub, quasi deserto, che aveva già adocchiato prima di entrare.
È
in questo misto della nostalgia di lei e ritrovato recupero della propria
autonomia che Gordon va incontro a Zoé
appena arrivata alla Victoria Station.
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