166.Mahadevi Varma
.Accenna il cielo.
Accenna il cielo sorridendo
sta forse arrivando il mio amore?
La nube legata nei vincoli d'oro del fulmine ora piange, ora ride;
placa il mare la fiamma del suo tenero cuire con le canzoni.
Il giorno alla notte e la notte a sua volta
scambian le coppe d'oro e d'argento.
Quelle ninfe delle stelle ,danzando
fanno cadere le perle di rugiada dai nupur*;
Poi si nascondono e scompaiono tutte .E sulle gocce delicate
va e viene il vento del mattino, che ha rubato il profumo dei fiori.
Gli istanti attoniti, estatici vanno e tornano
come un viandante che ha smarriti la via.
Gli occhi ascoltano, le orecchie guardano;
oggi, com'è quest'enigma?
Nella mia pelle sento oggi i palpiti di un nuovo errore;
le piaghe della mia vita son divenute morbidi fiori carichi d'estasi.
I componimenti dei poeti del subcontinente indiano proposti in questo blog provengono dalla
**Mahadevi Varma nasce a Moradabad nel 1907. Laureata in lettere all'università di Allahabad
diventa presto preside di un college femminile di quella città.E' annoverata tra le più stimate
poetesse di lingua hindi,che padroneggia con eleganza ,piegandola alle esigenze della sua
sensibilità.Spirito profondamente mistico,è studiosa della tradizione poetica ,ma è aperta
alle esperienze nuove ed ha validamente contribuito all'affermazione della "scuola dell'ombra",
fondata da Nirala. Oltre a numerosi volumi di componimenti poetici,ha inoltre pubblicato tre
raccolte di saggi.
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