venerdì 11 giugno 2021

150. Ghiannis Ritsos .Piccola suite in rosso maggiore.

 

               Anche quello di Ghiannis Ritsos[1] è un canto d'amore molto composito :talvolta un'evocazione serena della sua terra, un po' malinconica e lontana. Uno scorcio col ritmo di una vita laboriosa e pacifica; uomini e natura in equilibrio simbiotico, una dimensione fuori dal tempo ,un cammeo quasi mitico di una delle tante isole greche, che incastona due corpi.

 

15o.Piccola suite in rosso maggiore[2]

  

 Due monti

    due corpi

    un albero

    e il fiume lungo

    fino giù al mare

    fino all'altro porto

    con le osterie

    i rematori

    e le botteghe dei fabbri 

    c'è anche la musica

    

da:"326 poesie dal mondo per una storia d'amore."

a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli

Ed.Onyx e.book,2009

 

poi la parola si accende, si fa carnale, profumata di sensualità giovane, fresca:



[1]Ghiannis Ritsos nasce nel 1909 e muore nel 1990. Durante l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale, partecipò alla Resistenza, organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Per le convinzioni politiche fu  deportato in campo di concentramento, dopo il colpo di stato dei colonnelli, nel 1967. Gravemente malato, fu posto in libertà vigilata a Samo.

[2] Ghiannis Ritsos,”Piccola suite in rosso maggiore”, da Erotica in Erotica (1980/81), trad. Nicola Crocetti, Crocetti ed.1981.

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