Anche quello di Ghiannis Ritsos[1] è
un canto d'amore molto composito :talvolta un'evocazione serena della sua
terra, un po' malinconica e lontana. Uno scorcio col ritmo di una vita laboriosa
e pacifica; uomini e natura in equilibrio simbiotico, una dimensione fuori dal
tempo ,un cammeo quasi mitico di una delle tante isole greche, che incastona due
corpi.
15o.Piccola suite in rosso maggiore[2]
Due monti
due corpi
un albero
e il fiume lungo
fino giù al mare
fino all'altro porto
con le osterie
i rematori
e le botteghe dei fabbri
c'è anche la musica
da:"326 poesie dal mondo per una storia d'amore."
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
Ed.Onyx e.book,2009
… poi la parola si accende, si fa
carnale, profumata di sensualità giovane, fresca:
[1]Ghiannis Ritsos nasce nel 1909 e
muore nel 1990. Durante l’occupazione della Grecia
nel corso della seconda guerra mondiale, partecipò alla Resistenza,
organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Per le convinzioni
politiche fu deportato in campo di
concentramento, dopo il colpo di stato dei colonnelli, nel 1967. Gravemente
malato, fu posto in libertà vigilata a Samo.
[2] Ghiannis Ritsos,”Piccola suite in rosso maggiore”, da Erotica in Erotica (1980/81), trad. Nicola Crocetti, Crocetti ed.1981.
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