giovedì 3 giugno 2021

142.Rafael Alberti, Le farfalle del mare.

 

  Ancora una volta al mare, coi suoi boschi di coralli e con le sue selve di alghe, e alla terra saldamente legati il poeta e la sua amata manifestano nell'attesa la certezza del loro amore.

 

    142.     Rafael Alberti

 nasce a Puerto Santa Maria, Spagna,

 nel 1902 e muore a Cadice nel 1999.

 

a.Le farfalle del mare.[1]

Per i boschi di coralli

per le selve delle alghe,

amata mia, inseguiamo

tu ed io

le farfalle del mare!

 

Non mi  cambio con nessuno

sapendo che giù nel mare,

giù nel fondo del mare

mi aspetti tu.

Con nessuna tu ti cambi,

sapendo che sulla terra

ti aspetto  io.

 

Rafael Alberti “Le farfalle del mare”,

da L'alba della violacciocca (1927),

 in Rafael Alberti,a cura di Ignazio Delogu,

La Nuova Italia,   Firenze, 1972,  collana “Il Castoro”,

mensile diretto da Franco Mollia.

 

E’ una farfalla del mare, variopinta e leggera,

che ci fa riapprodare alle magie del paesaggio mediterraneo

con la poesia di Rafael Alberti.

         Ancora una volta al mare, coi suoi boschi di coralli

e con le sue selve di alghe, e alla terra saldamente legati

 il poeta e la sua amata manifestano nell'attesa

la certezza del loro amore.

        Qui il paesaggio marino e terrestre ridiventa sfondo,

pretesto di atmosfere ,lussureggianti di immagini suggestive,

e  l'uomo e il suo amore tornano ad essere protagonisti.

 



 

 



























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Le farfalle del mare.[1]

Per i boschi di coralli

per le selve delle alghe,

amata mia, inseguiamo

tu ed io

le farfalle del mare!

 

Non mi  cambio con nessuno

sapendo che giù nel mare,

giù nel fondo del mare

mi aspetti tu.

 

Con nessuna tu ti cambi,

sapendo che sulla terra

ti aspetto  io.

 


Rafael Alberti nasce a Puerto Santa Maria, Spagna,  nel 1902 e muore a Cadice nel 1999.

 “Le farfalle del mare”, da L'alba della violacciocca (1927), in Rafael Alberti a cura di Ignazio Delogu, La Nuova Italia,   Firenze, 1972,  collana “Il Castoro”, mensile diretto da Franco Mollia.

        Qui il paesaggio marino e terrestre ridiventa sfondo, pretesto di atmosfere,lussureggianti di immagini suggestive,e  l'uomo e il suo amore tornano ad essere protagonisti.

      Sono evidentemente di nuovo in Europa e mi torna in mente Paul Eluard, che dalla natura attinge a piene mani, per illuminare di folgoranti similitudini la fronte,il cuore,gli occhi della sua innamorata.



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