Ancora una volta al mare, coi suoi
boschi di coralli e con le sue selve di alghe, e alla terra saldamente legati
il poeta e la sua amata manifestano nell'attesa la certezza del loro amore.
142. Rafael Alberti
nasce a Puerto Santa Maria, Spagna,
nel 1902 e muore a Cadice nel 1999.
a.Le farfalle
del mare.[1]
Per i boschi di coralli
per le selve delle alghe,
amata mia, inseguiamo
tu ed io
le farfalle del mare!
Non mi cambio con nessuno
sapendo che giù nel mare,
giù nel fondo del mare
mi aspetti tu.
Con nessuna tu ti cambi,
sapendo che sulla terra
ti aspetto io.
Rafael Alberti “Le farfalle del mare”,
da L'alba della violacciocca (1927),
in Rafael
Alberti,a cura di Ignazio Delogu,
La Nuova Italia, Firenze, 1972, collana “Il Castoro”,
mensile diretto da Franco
Mollia.
E’ una farfalla del mare,
variopinta e leggera,
che ci fa riapprodare alle
magie del paesaggio mediterraneo
con la poesia di Rafael
Alberti.
Ancora una volta al mare, coi suoi
boschi di coralli
e con le sue selve di
alghe, e alla terra saldamente legati
il poeta e la sua amata manifestano
nell'attesa
la certezza del loro
amore.
Qui il paesaggio marino e terrestre
ridiventa sfondo,
pretesto di
atmosfere ,lussureggianti di immagini suggestive,
e l'uomo e il suo amore tornano ad essere
protagonisti.
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Le farfalle del
mare.[1]
Per i boschi di
coralli
per le selve delle
alghe,
amata mia, inseguiamo
tu ed io
le farfalle del mare!
Non mi cambio con nessuno
sapendo che giù nel
mare,
giù nel fondo del mare
mi aspetti tu.
Con nessuna tu ti
cambi,
sapendo che sulla
terra
ti aspetto io.
Rafael Alberti nasce a Puerto Santa Maria, Spagna, nel 1902 e muore a Cadice nel 1999.
“Le farfalle del mare”, da L'alba della violacciocca (1927), in Rafael Alberti a cura di Ignazio Delogu, La Nuova Italia, Firenze, 1972, collana “Il Castoro”, mensile diretto da Franco Mollia.
Qui il paesaggio marino e terrestre
ridiventa sfondo, pretesto di atmosfere,lussureggianti di immagini
suggestive,e l'uomo e il suo amore
tornano ad essere protagonisti.
Sono evidentemente di nuovo in Europa e
mi torna in mente Paul Eluard, che dalla natura attinge a piene mani, per illuminare di folgoranti similitudini
la fronte,il cuore,gli occhi della sua innamorata.
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