mercoledì 25 dicembre 2019

.22.SPAGNA. a.Federigo Garcìa Lorca. II. Desiderio




                             



A tutti voi auguro un Natale con pochi regali
 ma con tutti gli ideali realizzati. 
                                   (Alda Merini)





22.SPAGNA.

a.Federigo Garcìa Lorca


Federico del Sagrado Corazón de Jesús García Lorca

(Fuente Vaqueros,1898 - Viznar,1936)
Nato in provincia di Granada nel 1898,studiò  Madrid e fu amico dei maggiori
artisti della sua generazione. Partecipò alla comunità della “Colina de  Los
Chopos  (Colle dei Pioppi). Fu poeta ,ma anche musicista,pittore e drammaturgo.
N 1932 il governo della Repubblica  spagnola gli affidò  l‘incarico  di creare un
gruppo teatrale  che portasse i classici a  conoscenza del popolo.  Nacque così
la Barraca”,una sorta di Carro di Tespi con la quale Lorca girò tutta la Spagna.
Nel 1936 fondò l’associazione degli intellettuali antifascisti. In quasi tutta la sua
 poesia celebrò  le tradizioni dei Gitani d’Andalusia ,i loro
canti e le loro passioni. Nel 1936 fu  assassinato presso Granada dai gendarmi
ranchisti.

Poeta,drammaturgo e regista teatale spagnolo,figura di spicco della cosiddetta           generazione del '27, un gruppo di scrittori che affrontò le avanguardie artistiche
europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del'900
 viene definita la Edad  de Plata della letteratur spagnola..
Sostenitore dichiarato delle forze repubblicane durante laguerra civile spagnola, fu catturato a Granada, dove si trovava ad alloggiare in casa di amici, e fucilato da uno squadrone della milizia franchista. Il suo corpo fu poi gettato "in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande".



II.Desiderio

Solo il tuo cuore ardente,
e null’altro

Il mio paradiso,  campo
senza usignoli
né lire,
con un fiume discreto
e una piccola fonte.

Senza lo sperone del vento
sulla fronda,
né la stella che vagheggia
esser foglia.

Una luce abbagliante
che fosse
lucciola di un’altra
in un campo di
sguardi infranti.

Una quiete nitida
e lì i nostri baci,
sonori nèi
dell’eco,
s’aprirebbero in lontananza.

E il tuo cuore ardente,
null’altro.


Una riproposizione bellissima del tema che il poeta sottolinea con tutte le simmetrie e le suggestioni
di immagini e di sonorità del testo. Un componimento specialmente suggestivo per la leggerezza di quelle immagini,particolarmente suadenti per gli abili giochi sulla loro sonorità.
Ancora una volta, il dono  di  Federigo Garcìa Lorca che arriva fino a noi si arricchisce del suo testo “Desiderio” .


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