20.Pakistan
a.Faiz Ahmad “Faiz”
Nasce a Sialkot nel 1912.E’ forse il migliore tra i poeti contemporanei di lingua urdu.
Dopo un breve periodo di
insegnamento,abbracciò la carriera militare.Quando il Pakistan ottenne
l’indipendenza,aveva raggiunto il grado di colonnello,ma abbandonò l’esercito per
entrare nella redazione del Karachi
Times,intraprendendo una intensa attività politica.Per i suoi legami con il
partito comunista è stato in carcere.Combina nei suoi versi l’ardore di
un’amara ribellione contro i disordini di un’umanità sofferente con l’effusione
purissima della sua vena lirica.
I.Ghazal*
Tu sei venuta,ma non è
passata la notte dell’attesa:
è in cerca il mattino,ha
bussato diverse volte.
Tutto ciò che è trascorso nella
follia, è trascorso
inutilmente,
anche se molti mali sono passati su
questo cuore.
La notte che ho parlato
col predicatore,
quella notte l’ho
certamente trascorsa accanto alla casa
di Lei.
I fiori non sono fioriti, non l’ho
incontrata,non ho
bevuto vino.
Questa volta la primavera è passata
chissà come.
Che disastro in
giardino,chi sa al giardiniere che cosa
è accaduto?
Dalla prigione è passato
inquieto il vento del mattino.
da Poesia moderna indiana,ed.Guanda.
testi a cura di Maria
Gabriella Bruni.
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*Ghazal:composizione
poetica tipica della poesia urdu:canzone
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