18.Messico
a.Octavio Paz
Octavio
Paz, poeta, saggista e diplomatico, nasce a Città del Messico nel 1914 e muore
a Città del Messico nel 1998.
Gli
viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1990.
Premio Nobel1990
Premio Miguel de Cervantes
Paz è un poeta messicano che fonde nella sua arte la
cultura letteraria ispano-americana con la poetica surrealista e il pensiero
orientale...
La sua scrittura è spesso tesa alla riflessione sulla
poesia stessa...
Ebbi la fortuna di scoprirlo un pomeriggio d'estate,
mentre vagavo fra gli scaffali della sezione di poesia della libreria della
stazione Termini... Spesso le scoperte più piacevoli le si fa per caso...
"L'attvità poetica nasce dalla disperazione di
fronte all'impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell'onnipotenza
del silenzio" "L'attività poetica nasce dalla disperazione di fronte
all'impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell'onnipotenza del
silenzio"
( tratto da "Corrente
alterna" )
*~*
I. Acqua e vento
Distesa
d’acqua scintilli
sotto un fulmine lascivo
il mio pensiero azzurro e nero
sotto un fulmine lascivo
il mio pensiero azzurro e nero
Cammini
per il bosco del mio sangue
alberi odorosi di sperma
alberi bianchi alberi neri
alberi odorosi di sperma
alberi bianchi alberi neri
Abiti
un rubino
instante incandescente
goccia di fuoco
incastonata nella notte
instante incandescente
goccia di fuoco
incastonata nella notte
Corpo
illimitato
in un’alcova minuta
in un’alcova minuta
Il
mare ti solleva fino al grido più bianco
l’edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
torre di sabbia che si sgretola
i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
galli neri
cantano la tua morte e la tua risurrezione
l’edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
torre di sabbia che si sgretola
i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
galli neri
cantano la tua morte e la tua risurrezione
Sul
bosco carbonizzato
passa il sole con un’ascia
passa il sole con un’ascia
*
da “Salamandra” (1958-1961), in
“Octavio Paz, Vento Cardinale e
altre poesie”, “Lo Specchio” A. Mondadori Editore, 1984 – Traduzione di
Franco Mogni
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