venerdì 1 novembre 2019

8.CINA. g. Shu Ting.II. Forse le nostre intenzioni

8.CINA
g. Shu Ting


Membro del Consiglio nazionale dell’Associazione di scrittori cinesi,una delle più famose
poetesse contemporanee.Nasce nel 1952 a Quanzhou,provincia  del Fujian,frequentò la
scuola media fino al secondo anno nel ’66,quando la Rivoluzione culturale determinò la
traumatica interruzione. Tre anni dopo viene inviata  a lavorare la terra in una zona
montuosa della parte occidentale della provincia.Nel ’72 ottiene il permesso di ritornare
in città in quanto figlia unica.L’anno seguente riuscì a trovare un lavoro provvisorio in un
cantiere edile come manovale,muratrice,addetta alla caldaia.Dal 1975 al 1981 cambiò
diversi  mestieri; tintora,tessitrice, saldatrice.Dal 1981 può dedicarsi esclusivamente alla
creazione  poetica,ammessa come professionista  nell’Associzione di scrittori del Fujian,
da cui riceve mensilmente uno stipendio.
Shu scriveva poesie ‘strane’fin da quando era una ragazzina di campagn.le leggeva  alle
compagne di camera e le presentava come liriche straniere per evitare le critiche.Sosteneva
 che oggi la gente ha bisogno urgente di essere rispettata ed amata.Diceva:”Mi piace ricorrere
 alla poesia per testimoniare la mia attenzione verso la gente.”alcune sue liriche sono state
tradotte in diversi paesi,anche in Italia.




II.Forse le nostre intenzioni
                                                       (risposta a uno scrittore preoccupato)

Forse le nostre intenzioni
           non troveranno lettori
forse la fine sarà così sbagliata
           come l’inizio,
forse le lanterne accese da noi
           saranno spente dal  vento,
forse saremo costretti
           a soffrire  di freddo
           perché abbiamo bruciato la nostra vita
           per dare luce all’oscurità.

Forse le lacrime da noi versate
           renderanno più fertili i campi,
forse saremo lodati dal sole
            lodato da noi,
forse con i nostri compiti più pesanti
            diventerà più ferma la nostra fiducia,
forse potremo protestare
            per la difficile vita degli altri      
            ma saremo costretti
            a tacere sulla nostra sfortuna.
forse
tratti da una vocazione irresistibile
non avremo altra scelta.
(dicembre 1979)
   
Da”Un pesce fossile ri nato”
ed. Lanfranchi
a cura di Yuan Huaqing






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