14.INDIA
a.Mahadevi Varma
nasce
a Moradabad (sito dell’Uttar Pradesh,nord dell’India)nel 1907
e
muore nel 1987. Con Jay Śaṅkar Prasād, Sumitrānandan Pant e
Sūryakant
Tripāṭhī “Nirāla”partecipa al movimento chayavad. Il
termine
deriva dall’unione di due vocaboli: chāyā, “ombra, parvenza”
e
vād, suffisso corrispondente all’italiano “-ismo” che in hindī può
indicare
anche “teoria, discussione o movimento”. Nell’accezione
più
positiva, venne tradotto come Movimento delle Ombre,
intendendo
le ombre come parvenze di significato trapelate dai
simbolismi
tipici. Nell’accezione più negativa,
invece, il movimento
venne
additato come crepuscolare Essi apportarono una rivoluzione
nella
sensibilità e nella concezione della letteratura, con riverberi
ancora
ravvisabili nella poesia hindī attuale. Lo stile è tipico per la
pluralità
di significati, ogni immagine è tratta dall’ambiente naturale,
la natura è una risorsa di visione, onte di
meraviglia, di nuove
sensazioni.Qui
possiamo confrontarci con uno dei numerosi esempi
in
cui Mahadevi Varma riveste del
suo misticismo le vicende dei suoi
personaggi.
II.C’è buio cupo.
C’è un buio cupo ovunque,
son sopraggiunte le nuvole nere;
si scatenano i venti,
son state scosse perfino le radici
delle montagne,
ulula il mare
continuamente,
chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Le onde del mare,immense
come giganti
si sono alzate,
ululano paurosamente;
il loro respiro di fumo soffoca la
barca,
i remi son sfuggiti alle
mani;
chi mi farà raggiungere
laltra sponda?
Per inghiottire la barca,capricciosi
vanno qua e là gli abitatori del
mare;
vedendo il nero mare
infinito
se ne è andato il coraggio!
I cavalloni sono infiniti.
chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Già si è spenta quella
stella splendente
alla cui luce le mie speranze si
illuminavano.
Disse la notte dal
bellissimo abito nero:
“Immergi i fiori dei tuoi
desideri!”
Non c’è nessun barcaiolo
alla vista:
chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Ho sentito che là
esiste un mondo d’oro
dove ridono gli splendidi
uccelli
quando sentono nominare l’ombra
della morte!
Appare infinitamente bella
la terra.
Chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Dove i canti muti dei
ruscelli
echeggiano del canto
dell’immortalità.
il cielo infinito suona
una melodia
che fa vibrare le corde del mio
cuore.
L’anima è colma di amore
infinito.
Chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Là c’è un sorriso infinito
nel fiore,
nel un canto di sacrificio,
in tutti un’evoluzione
divina,
anche nella luce dolcissima;
ma quanto è lontano quel
mondo!
Chi mi farà raggiungere
l’altra sponda?
Chi,venendo qui per un
attimo,
mi ha sussurrato all’orecchio la
dolce melodia?
“Porta la barca in mezzo
alla corrente
annegandoti,raggiungerai l’altra
sponda!
Annegare sarà il tuo
barcaiolo
Proprio lui ti farà raggiungere l’altra sponda !”
da Poesia moderna indiana,ed.Guanda.
testi a cura di Maria
Gabriella Bruni.
Nessun commento:
Posta un commento