Gu Gong* |
La sua poesia è essenzialmente meditativa;la sua
ricerca interiore è venata di malinconia,ma anche di fiducia nel prevalere
infine dell’integrità morale;si distingue per il gusto lirico e per il
frequente ricorso alla metafora.
Le due
mani
Che cosa mi vuoi dire?
Metti la tua mano nella mia.
Gli occhi sono umidi
le lacrime brillano.
Ora è meglio tacere,
è meglio ascoltare le onde del
cuore.
I fiori dell’amore si allontanano
nel fiume del tempo
ma i nostri fiori girano nel
mulinello.
Che cosa ti voglio dire?
L’una e l’altra mano sono ugualmente
calde,brucianti.
(1983)
* Pseudonimo di Gu Julou,nato a Shanghai,nel 1928.
Nel post intitolato "Un largo abbraccio" propongo una sorta di analisi comparata tra la poesia di Octavio Paz e quella di Paul
RispondiEliminaEluard.