domenica 26 giugno 2022

335.Anita Endresse:Riassumendo vite passate mentre si dà fuoco alle foglie.


335.Anita Endresse: 

Riassumendo vite passate mentre si dà fuoco alle foglie.


L'aria è un albero del fumo, il vento

il canto  dei rami che bruciano

entrando in un breve sonno .Rrespiro gli atomi

di foglia gialla e briciole di sole

finché torno a grattare licheni

dal nido delle rocce ,i miei vecchi occhi lattiginosi

come quarzo. .So il nome di sette venti

e di sette colori e di erbe che risanano

e vedo gli stormi di uccelli di cristallo

che rammendano il cielo  dove si squarcia ogni mattino,

Ma io sono vecchia. Senza tribù. La mia pelle infrange

il giuramento che mi ha fatto ,lasciandomi incompiuta.

Vedo palme di fumo in aria

e tassi che scavano sotto il mio canto

finché divento un ragazzo

che cavalca la giumenta rossa nella mandria do mio padre,

seguendo la nebbia al largo della costa.

Vicino, l'isola sacra è un'anca nera

sul mare .Là sacerdotesse

come ragazzi dagli occhi scuri.

Ricordo solo il fumo  che sibilava 

come una donna  e la sua lingua saettante

che lei chiamava fuoco e il viso di mio padre

lontano che gridava nella criniera della cavalla

finché diventai una donna ,splendida nei veli,

che agitava la mano scura al pescatore

che mai ritorna ,i miei polmoni diventano fumo,

le mie ossa conchiglie luminose ,la mia voce in nessun luogo

come il vento .Poi sono bionda, inginocchiata

nei campi che solo gli uomini coltivano, ,sfrego

la tomba della mia neonata che il padre

non ha voluto portare nella nostra terra

e il mio seno si spenge in cenere,

il latte stillante nella terra dove la nebbia

s'alza a succhiare con le sue bocche  ed io mando lamenti funebri

credendo slo nelle mani a corna della morte.

Eppure , sono rinata per sentire l'odore  dell'amara

cprdite  dei fucili mentre le pallottole bruciano l'aria

in piccoli vessilli di resistenza.

E' l'ultima pallottola  che circoscrive 

il mio nome alla terra ed il cielo

prende la mia fede sulle sue labbra er innalzare lodi.

Vicino, il fumo volteggia sulle baracche 

cantando  sarahabrahamrebecca.*

Finché, ecco ,sono qui a far fuoco

alle foglie  e la mia vita di donna

è piena di gioie quotidiane ;

l'erba  riempie l'aria di semi

con benedizioni verdi ,mio marito

mi riempie la stanza di rose rosse,

e il mio figlio è il mio unico gioiello,

ed io arrivo ad essere amata, amata

eppure non basta.

* sarahabrahamrebecca.::riferimento all'olocausto come se le persone a cui appartenevano i nomi di "Sarah","Abraham","Rebecca",uscissero dai camini dei forni crematori in una scia di funo(Ancora dalla lettera dell'autice  alla traduttrice italiana del 15 febbr. del 1995.


Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields  e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie  pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.


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