martedì 7 giugno 2022

317.Un mezzosangue va da una mezza casa all'altra,dice la Rose.

 317.Un mezzosangue va da una mezza casa all'altra,dice la Rose in Builder Kachina: andando a casa,poesia il cui titolo stesso allude  alla costruzione delle proprie radici,  in Builder Kachina: andando a casa,poesia il cui titolo stesso allude alla costruzione delle proprie radici,ad immaginare una Kachina personale -una sorta di spirito benigno- che la segua nel suo itinerario forzatamente fuori dalla comunità.Ma la distanza fra le due "case" diventa ancora più grande se dalla condizione personale si passa a quella riguardante la professione di antropologa  della Rose, oggetto ella  stessa della sua specializzazione ,un campo di studio  vissuto "come un in Bui in Builder Kachina: andando a casa,il cui titolo stesso allude  alla costruzione: delle proprie radici ,ad immaginare una sua Kachina  personaleuna sorta di spirito benigno - che la segua nel suo itinerario forzatamente- fuori dalla comunità.Ma la distanza fra le due "case"diventa ancora più grande se dalla condizione personale si passa a quella riguardante la professione di antropologa della Rose, oggetto ella stessa della sua specializzazione ,un campo di studi vissuto "come una spia."(Bruchac).L'antropologia,disciplina accademica per i bianchi,con reperti archeologici del passato ,diviene  per l'antropologo indiano  testimonianza dolorosamente  viva con la quale egli si identifica e di cui riconosce il  legame con il presente.    Da qui il denso spessore metaforico della ricorrente immagine delle ossa,colte nella nudità del loro biancore ,affioranti o nascoste nella terra,ma mai simbolo di morte,bensì materia viva ,condivisione di una genealogia .La Rose espande questo senso di comunione  in "Lunga divisione:una storia tribale." ,dove la pelle dei molti indiani massacrati copre la vasta distesa  desertica come un gigantesco manto funebre,diventando di nuovo la terra stessa,incorporando il colore del sangue  di cui fiammeggiano i tramonti del Sudovest. L'immagine ricorrente delle "ombre" nell'opera di Paula GunnAllen oltre a indicare ,una dimensione mitica e religiosa,diventa una metafora di zona liminale,ibrido spazio fra due tradizioni  che il mezzosangue  abita e che lo vede contemporaneamente in una posizione di recupero,di scontro,di mediazione.Il senso di movimento incessante ,che anima le poesie qui presentate  tocca i molti  luoghi americani di spettacolare grandiosità,naturale o urbana ,e anche quelli di un'America indiana nascosta ,eppure tenacemente presente :" il tema del viaggio permea la poesia americana nativa...viaggio della vita che continua ,viaggio delle aspettative umane."(Cook-Lynn )Il viaggio fisico è insieme itinerario spirituale, esplorazione di una geografia dimenticata ,che prelude alla esplorazione del sé e delle proprie radici. Spesso. questa ricerca  prende l'avvio dalla ricostruzione di una mitologia  apparentemente perduta sotto il paesaggio tecnologico imposto dalla civiltà bianca.


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