martedì 18 dicembre 2018

Lo specchio in Luigi Fallacara. 26




EUROPA

Italia

26.LO SPECCHIO IN LUIGI FALLACARA

Nei suoi versi gli specchi non sono che uno dei tanti elementi della natura che arricchiscono di luce,riflessi e colori l'arrivo della primavera e riempiono di vita il paesaggio.

LUIGI FALLACARA

 […]Finita quella meravigliosa stagione,all’ermetismo  rimase sempre affidato il compito di consegnare un linguaggio e un problema .

del linguaggio alle nuove generazioni   già fuorviate  dietro un facile realismo. Poiché,con quello stesso linguaggio gli ermetici approfondirono i problemi dell’uomo,cercarono di dare una risposta  alle domande che la guerra e il dopoguerra rendevano urgenti per tutti. Quanto a me[…]ho cercato di indurre quel linguaggioa seguire una specie di intima dialettica tra le esigenze metafisiche  e le istanze esistenziali.


CLEMENZE


Giovino ai bianchi fiori,

ai primi, lungo un ramo senza verde

negli orti neri di terra bagnata,

le tue clemenze disattente , o marzo.

si stanca il vento gelido,

si dirada la nuvola,

impensati fiati teneri

si volgono intorno.

e il dolce sole della nostra vita

è sopra il muro umido e annerito.

 Guarda l’inclinazione

dell’anima , il mansueto

vuoto del nostro tempo.

Lume dorato e caro

disteso dentro l’aria, sui capelli

delle fanciulle ch’escono improvvise

e sicure, tra specchi

d’acqua, al quieto raggio.

Mi persuado a vivere

nelle improvvide collocazioni

di sì vaga bellezza, stabilita

sui paesi pei loro riposi.

Così mi vien donata la tristezza,

leggera come la piuma dell’ombra

che il ramo appena sente

sotto di sé sospesa.

Prima che la terra convinta s’adagi,

ecco, il vento risorge ,il  raggio s’alza,

dora appena una nuvola, si chiude

lassù ; senza memoria

di noi, trascorre su  nuova tempesta.

                                  (Poesie d’amore)

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