lunedì 3 dicembre 2018

Lo specchio in Louis Aragon.12


EUROPA


Francia


12.Lo specchio in Louis Aragon

Con Aragon,le fou d'Elsa,lo specchio sembra a tornare a riflettere
lo splendore della natura in fiore come in oriente,ma le immagini che
restituisce hanno perso la tenerezza ed acquistato un colore e una spinta
 caricadi una insolita, inebriante energia e lo specchio partecipa attivo,
sovrapponendosi fino ad identificarsi con il poeta per scegliere solo Elsa
meritevole della sua riflessione.

 LOUIS  ARAGON


LO SPECCHIO

Se lo specchio osò mimare
L’oro delle mimose e delle rose un mare
Il salice in fiore contro il vento dal dosso
La salvia insanguinata che sanguina rosso
La violetta e i lillà
Di cui l’occhio stanco si ornerà
Se rubò lo sguardo alle pervinche
Alla palomba le ali  bianche
Se riassunse in sé il cielo
Incrociò il sole e il gelo
Se fu la notte se fu il giorno
Alla luce fece l’amore d’attorno
Ha tremato allorché tu sei venuta

La tua bocca come un vino ha bevuta
S’è smarrito seguendo la tua musica
Fin nel cuore dell’estasi fisica
Non vede più nulla quando tu te ne vai
Nel suo sonno profondo solo pensa ai
Tuoi incantesimi cieco a ogni cosa
Alle mimose come alla rosa Insensibile a chi lo inebriò
E non ci fu più che Elsa in cui si specchiò.





Lexique et notes
Lessico e note:
Medjnoûn:arabo,folle,posseduto
Soprannome dell’ l’Amirite Kéïs an-Nadjdî,poeta preislamico beduino e personaggio
 di diversi poemi(Nîzâmî, Djami, etc.) dal titolo Medjnoûn et Leïlâ.
In questo poema, soprannome dato al Folle di Granada, , Keïs Ibn an-Nadjdî, chiamato
il folle di Elsa.
Commento di  Zaïd [personaggio fittizio]:Di quale specchio si trattasse, di vetro o
 di metallo, nessuno può dire, e numerose furono le ipotesi sul significato nascosto
 di questo canto. quando la polizia dell’Emiro perquisì il domicilio del mio Signore,
aveva il compito di trovare quello specchio che si diceva essere magico, e che serviva
 a leggere l’ieri come il domani.
Io interrogai per curiosità di bimbo An-Nadjdî che mi rispose :”Ci sono specchi d’acqua,
di cielo  (o miraggi) … ma la gente è troppo semplice per capire che ci sono specchi di
parole (o immagini). Perciò la poesia è per loro misteriosa. Questi versi significano,
poiché infine il segreto ti interessa, che nella mia poesia dove io sembro parlare d’altro
"non c’è immagine che non serva a proporre Elsa, non v’è immagine che di Elsa.”







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