mercoledì 26 dicembre 2018

Lo specchio in Ghiannis Ritsos.34




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EUROPA


Grecia                                                                  


34.LO SPECCHIO IN GHIANNIS RITSOS


Nel sogno dell'esule tutto è nero come la pece .anche lo specchio non ha più la
capacità di diffondere luce,perchè è rotto,ma lui, l'esule, non si lascia abbattere

e reagirà dopo aver considerato che non è che la realtà della sua condizione
del momento da cui lui lotterà per uscirne.

Ritsos.


  Che coraggio nell'affrontare la vita,che palpabile calore in persone messe alla prova da una sofferenza grande,quanta generosa energia nelle parole e nelle azioni,regalate senza cedimenti né esitazioni al resto del mondo - meno consapevole- perché non disperda  le  opportunità  che  la  vita  concede.



Rappresentazione del sonno[1]   



Di notte grossi pezzi d'intonaco  cadevano sul letto dal soffitto

non avevi dove sdraiarti.  Lo specchio si era rotto anche quello.

La statua di gesso del corridoio  era coperta di fili di fuliggine.

Non solo non potevi farci l'amore,  ma neppure sfiorarla

tracce nere lontano sulle cosce,  sulle ginocchia,le labbra,

le mani. Da mesi ormai avevano tagliato l'acqua,il telefono,la luce,

sul tavolo di marmo  in cucina accanto alle cicche,

marcivano due enormi lattughe.   

     

 [1] Ghiannis Ritsos, “Rappresentazione del sonno”, da Pietre, ripetizioni, sbarre. Poesie 1968/69, a cura di Nicola Crocetti, Crocetti,2004.



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