Anna Achmàtova |
STRINSI LE MANI
SOTTO LA VELETTA SCURA
Strinsi le mani sotto la veletta scura * …
“Perché così pallida oggi?”
Perché di tristezza amara
l’avevo appena
ubriacato.
Come dimenticarlo?Uscì vacillando,
una smorfia dolorosa sulle labbra;
corsi giù per le scale,non toccai la ringhiera,
gli corsi dietro fino al portone.
Soffocando gridai:”Fu uno scherzo
quello che ti dissi:”muoio se tu te ne vai”.
Sorrise,tranquillo e duro
e mi disse:”Non restare al vento”.
Da :”Sera”,1912.
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