lunedì 28 gennaio 2013

Antologia della Poesia Moderna indiana.(6)“Agghyeya”

S. H. Vatsyayan “Agghyeya”










Catene e libertà
Venendo,tu hai detto:”Prigioniero,va’ via!”
Io ho aperto la porta .
Tu non mi hai chiesto:”Uomo,è ancora  vivo il tuo orgoglio?”
Io ho detto:”Fammi passare,vado via!”
Non t’ho lasciato capire che quell’io dell’anima mia s’è perso ai tuoi piedi.

E quando mi sono mosso le catene
ai miei piedi hanno cigolato sordamente.
Sussultando ci siamo guardati.
Tu hai detto:”Prigioniero,non ti posso lasciare!”
E hai teso le braccia.
avvinto a loro mi sono accorto
che ero libero da sempre.



.S.H.Vatsyayan “Agghyeya”ovvero Sachchidananda Hirananda 
Vatsyayana “Ajneya„ o Agyeya (Hindi:(सच्चिदानन्दहीरानन्दवात्स्यायन अज्ञेय„)
 (7 marzo, 19114 aprile, 1987), Nome d’arte e di battaglia
(colui del quale non si può sapere) di Saccidanand Hiranand
Vatsyayan è uno degli iniziatori della corrente letteraria
(Prayogavāda ), basata sul principio della ricerca attraverso
la sperimentazione e uno degli   esponenti più rappresentativi 
della Nayi Kavita (Nuova poesia) nella moderna letteratura hindi.
E’,inoltre,fondatore  di un suo proprio settimanale in lingua Hindi,
Dinman.Attivista ,durante il dominio inglese,dovette darsi alla
clandestinità ,a cui si deve  la scelta dello pseudonimo che poi ha
conservato. Incarcerato per motivi politici,compone in prigione
una raccolta di poesie in inglese. La perfetta padronanza di numerose
 lingue conferisce alle sue composizioni una concisione tipica e gli
 ha permesso di stringere vincoli saldi e fecondi con la letteratura
 occidentale.

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