lunedì 6 marzo 2017

U.Saba.La moglie.

LA MOGLIE.


Tu sei come una giovane,
bianca pollastra.
le si arruffano al vento
le piume,il collo inclina
per bere,e in terra raspa;
ma nell'andare ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba.
E' migliore del maschio.
E' come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio.
così se l'occhio,se il giudizio mio
non m'inganna,fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
quando la sera assonna,
le gallinelle,
mettono voci che ricordan quelle
dolcissime,onde a volte dei tuoi mali
ti quereli,e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.

Tu sei come una gravida
giovenca;
lieta ancora e senza
gravezza,anzi festosa;
che se la lisci,il collo
volge,ove tinge un rosa
tenero la sua carne.
Se l'incontri,e muggire
l'odi,tanto è quel suono
lamentoso,che l'erba
strappi, per farle un dono.
E' così che il mio dono
t'offro quando sei triste.

Tu sei come una lunga
cagna,che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi una santa
sembra,che d'un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come suo dio e signore.
Quando in casa o per via
segue,a chi solo tenti
d'avvicinarsi,i denti
candidissimi scopre.
ed il suo amore soffre d
i  gelosia.

Tu sei come la pavida
coniglia.entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
s'alza;
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti,di cui
priva,in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle?chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?

tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere;
questo che a me,che mi sentiva ed era
vecchio,annunziasti un'altra primavera.

Tu sei come la provvida
formica. Di lei,quando
escono alla campagna,
parla al  bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia ti ritrovo,e in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna.

                                                                                         (Il Canzoniere)



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