TERZA FUGA
(a 2 voci)
Mi levo come in un giardino ameno
un gioco d'acque;
che in un tempo,in un tempo più sereno,
mi piacque.
Il sole scherza tra le goccie e il vento
ne sparge intorno;
ma fu il diletto,il diletto ora spento
d'un giorno.
Fioriscono come al verde aprile un prato
presso un ruscello.
Chi sa che il mondoè tutto un simulato
macello,
come può rallegrarsi ai prati verdi,
al breve Aprile?
Se tu in un cieco dolore ti perdi,
e vile,
pre te mi vestirò di neri panni,
e saròtriste.
La mia tristezza non farà ai tuoi danni
conquiste.
Ascolta,eco gentile,ascolta il vero
che viene dietro,
che viene in fondo ad ogni mio pensiero
più tetro.
io lo so che la vita ,oltre il dolore,
è più che un bene.
Le angosce allora io ne dirò,il furore,
le pene;
che son la tua Eco ,ed il segreto
è in me delle tue paci.
Del tuo pensiero quello ti ripeto
che taci.
(Il Canzoniere)
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