venerdì 24 ottobre 2014

Ancora Poesia Francese Contemporanea.J.Baude3



*
Je ferme mes yeux. Je ne parle plus.
Les coquillages chantent encore à mes oreilles.
Je me révulse. Je prends ma tête dans mes mains.
Plus aucun son jamais.
Pas revoir. Ne pas dire. Muet à ce qui se tait.
Encore un signe. Non.
Encore une plainte. Non.
Nul paysage. Une rue absente. Un effacement.
Gommer.
D’un coup de gomme tout rayer. Le texte mangé, englouti, perdu.
Le corps, ses désirs, sa soif. La lumière. Tout.
Même la fillette qui joue au cerceau sous la lune.
Son reflet. Le cri. Sa traduction. La conquête. Les secrets.
La pierre sourde. Et des siècles durant, la beauté d’un visage.

*


Chiudo gli occhi. Non parlo più.

Le conchiglie cantano ancora ai miei orecchi.
In preda allo sconvolgimento. Mi prendo la testa tra le mani.
Più nessun suono mai.

Non rivedere. Non dire. Muto a ciò che si tace.

Ancora un segno. No.

Ancora un lamento. No.

Nessun paesaggio. Una strada assente. Un’eliminazione.

Cancellare.

Con un colpo di gomma far piazza pulita di tutto. Il testo mangiato, ingoiato, perduto.

Il corpo, i suoi desideri, la sua sete. La luce. Tutto.

Anche la ragazzina che gioca al cerchio sotto la luna.
Il suo riflesso. Il grido. La sua traduzione. La conquista. I segreti.
La pietra sorda. E per secoli, la bellezza di un volto.


*                                                              a cura di Viviane Ciampi

Nessun commento:

Posta un commento