mercoledì 10 settembre 2014

Un poeta greco contemporaneo.Titos Patrikios.




Suo padre, Spyros, e sua madre, Lela, sono attori e Titos Patrikios cresce in un ambiente  artistico. Fa studi giuridici all'Università di Atene. Giovanissimo,partecipa alla resistenza di fronte all’occupazione tedesca e per poco sfugge alla morte.Scrive la sua prima poesia nel 1943. Durante la dittatura militare che segue la guerra civile,è arrestato a causa del suo impegno di militante della sinistra,imprigionato e deportato nell’isola di Makronissos,successivamente d'Ai-Stratis per tre anni. Si lega d’amicizia con intellettuali e poeti comunisti,e soprattutto con Yannis Ritsos. In seguito è esiliato a Parigi e a Roma,una prima volta  dal 1959 al 1964,poi dal 1967 al 1975.Pubblica la sua prima raccolta di poesie nel 1954 e contribuisce alla creazione della rivista  Epitheórisi Téchnis. Durante l’esilio in Francia ,studia sociologia e filosofia alla  Ecole Pratique des Hautes E'tudes e alla Sorbonne. Lavorerà poi come avvocato,giornalista,traduttore e ricercatore in sociologia.A lungo è stato consigliere scientifico dell’UNESCO.
La sua opera è profondamente segnata dall’impegno politico e dalla sua esperienza della prigionia e dell’esilio.Tornano così spesso i temi dell’isolamento, della povertà,ma anche del corpo che soffre,del corpo che desidera.Profondamente morale ,la sua opera è senza illusione sull’avventura umana e singolarmente critica sul mondo così come va ;tuttavia poesia di resistenza,che afferma allo stesso modo che occorre,malgrado tutto,partecipare alla vita della città e difendere i valori che fanno dell'individuo un uomo libero.Sa anche assolvere alla funzione di riflessione. Ed è alla poesia che torna il compito di chiarire,per quanto si può, il percorso di ogni uomo.

«Επισκοπώντας τα πράγματα που έχουν ήδη γίνει
Η ποίηση ψάχνει για απαντήσεις
σ’ ερωτήματα που δεν έχουν ακόμα τεθεί».

(« Passando in rivista le cose che sono già state realizzate/ 
La poesia cerca risposte// 
a domande che non sono ancora state poste »)

E’ anche saggista e traduttore di Balzac,Lukàcs,Stendhal,Aragon,Paul Valéry,Neruda,Majakovskij.Saint-John Perse. Ha realizzato un certo numero di documentari,consacrati per lo più al periodo della dittatura dei colonnelli in Grecia.
Riceve nel 1992 il premio internazionale di poesia di Salerno e ,nel 1994,il Grand Prix d’État de poésie per l’insieme della sua opera.
Nel 2004,lo Stato greco lo nomina presidente dell’Olympiade culturelle .E’ uno dei tre poeti greci invitato all’evento Les Belles Etrangères del 1990.




Quando parlano

Quando parlano nei bar
di amore, libertà e simili,
come dir loro dell’amore in rovina
che resiste anche all’isolamento,
della giustizia che si crea nel caos
di mille offese e violazioni,
come dir loro della libertà che si conquista solo
dal fondo di prigioni soffocanti
che ingabbiano ogni ora della nostra vita...

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