lunedì 2 maggio 2022

285.Tagore.Dimmi se tutto questo é vero, amore mio!

 

… Fino a raggiungere una sorta di coscienza metafisica, come in:

 

Dimmi se tutto questo é vero, amore mio![1]

 

Dimmi se tutto questo è vero, amore mio!

      Dimmi se questo è vero.

Quando i miei occhi lampeggiano, le oscure nuvole,

nel tuo petto, danno risposte tempestose.

È vero che le mie labbra sono dolci come l'inizio del primo amore?

Che i ricordi di svaniti mesi di maggio indugiano nelle mie membra?

Che la terra, come un'arpa, vibra di canzoni al tocco dei miei piedi?

È poi vero che al mio apparire  la rugiada cade dagli occhi della notte

e la luce del giorno è felice quando avvolge con gioia il mio corpo?

È vero, è proprio vero che il tuo amore  vagò solitario

attraverso epoche e mondi in cerca di me?

E che quando finalmente mi hai trovato

il tuo vecchio desiderio trovò una pace perfetta

nel mio parlare gentile, nei miei occhi, nelle mie labbra e nei miei capelli?

È vero dunque, che il mistero dell'infinito

è scritto nella mia piccola fronte?

dimmi, amore mio, se tutto questo è vero.

Il cerchio si conclude, tornando alla dimensione iniziale. ‘

 

      Gordon guarda Zoé di sottecchi per controllare l'effetto della  sua lettura su di lei, contro ogni sua abitudine, stranamente silenziosa. Non è mai intervenuta, non ha interrotto neppure una volta, come se fosse  sotto un incantesimo. Gordon non riesce a trattenersi e la scuote ansioso, cercando di conoscere la sua reazione.

     -Ma, allora, che ne dici?

      Zoé volge gli occhi, finora languidamente pensosi, dritti in quelli dell’amico: -  Gordon, sono senza parole! Credevo di conoscere Tagore e di amarlo, ma non immaginavo che tu potessi farmelo amare ancora di più! Sono ammirata … Hai saputo fare una scelta straordinaria, mi sento come immersa in una nuova dimensione. Ho come la sensazione che tu mi abbia aperto davvero le porte dell' assoluto.Grazie, amico mio!

     L'aria le sembra rarefatta, le manca il respiro, come se fosse in cima all' Himalaya Lui le ha fatto scoprire la reale statura di Tagore con tanta  dovizia di esempi.

      -That’s my pleasure!  - risponde Gordon soddisfatto -Ok!Sono contento di avere offerto qualcosa di nuovo per te! E aggiunge fiero di sé:- Ma non è finita! Approfitto del tuo stupore. Lasciami concludere con leggerezza.( E qui Gordon si lascia  sfuggire un’occhiata al povero piede di Zoé a riposo.) Vedi,  una cosa che mi ha sempre colpito è il fascino dei piedi che sembra calamitare l'attenzione di Tagore...

       



[1] R. Tagore,”Dimmi se  tutto questo è vero,amore mio!” da Il Giardiniere, op.cit.

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