giovedì 14 aprile 2022

267.Poesia urdu.Jafar Alì Khan "Azar".Ghazal.

 267.Poesia urdu.

                                         Ghazal.*

Qualche volta ho preso il bicchiere,qualche volta la brocca;

appena ni son ricodato del giuramento ,subito ho ripreso il bicchiere.

 

O cuore mio innamorato! Mi porti ogni giorno nuova sfortuna:

ho dovuto toglierti la mia mano che ti vuol bene .

 

La primavera è giunta nel girdino bruciato d'amore.

Ho raccolto nelle lacrime il sangue dei miei desideri. 

 

Quante catastrofi son passate sul cuore orgoglioso,

da quando ho ricevuto da qualcuno un favore!

 


 Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.


Jafar Alì Khn "Azar",l'effetto.(1885.)

Poeta di lingua urdu,nato a Lucknow,città ricca di tradizioni poetiche.Nella sua poesia è evidente il segno dell'eredità culturale.

E' noto per le sue poesie d'amore.

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