267.Poesia urdu.
Ghazal.*
Qualche volta ho preso il bicchiere,qualche volta la brocca;
appena ni son ricodato del giuramento ,subito ho ripreso il bicchiere.
O cuore mio innamorato! Mi porti ogni giorno nuova sfortuna:
ho dovuto toglierti la mia mano che ti vuol bene .
La primavera è giunta nel girdino bruciato d'amore.
Ho raccolto nelle lacrime il sangue dei miei desideri.
Quante catastrofi son passate sul cuore orgoglioso,
da quando ho ricevuto da qualcuno un favore!
Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.
Jafar Alì Khn "Azar",l'effetto.(1885.)
Poeta di lingua urdu,nato a Lucknow,città ricca di tradizioni poetiche.Nella sua poesia è evidente il segno dell'eredità culturale.
E' noto per le sue poesie d'amore.
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