giovedì 7 aprile 2022

260.Poesia urdu,HafizJalandhari.Ghazal.*

 260.Poesia urdu,Hafiz Jalandhari.

                                                Ghazal.*

 Perché la vita non dovrebbe esser sacrificata

             perché la miscredenza non divrebbe diventare fede?

Tanta gente ingegnosa è pronta per lavorare,

             perché la città non dovrebbe diventare deserta?

Se lo stesso navigatore è pericolo,

             perché una goccia non dovrebbe diventare tempesta?

Oddio!Guardate la crudeltà di quei riccioli,

             perché il cuore non dovrebbe essere inquieto?

Fai continui complotti con l'Altro,

            perché non dovresti farmi anche questo favore?

Diavolo,che cosa ti manca?

           Perché  non dovresti adesso essere tu a farti uomo?

Anche qui verrà la Desiderata,

            perché non dovrebbe esserci il maggiordomo alla porta?

Venderemo noi stessi,

            anche a doverci rimettere.

O bevitore,col predicatore un giorno

            perché non dovremmo  far la conoscenza?

Non è utile la conoscenza dell'arte,

            perché non dovremmo dichiararlo?

 Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.

Hafiz Jalandhari,(Abdul Azar  Hafiz,(1900)

Nato a Jalandhar,autore delle parole dell'inno nazionale del Pakistan

è largamente popolare per i suoi armoniosi componimenti poetici.

a tentato con successo anche l'epica .con il lungo poema Shahnama-e

Islam "Libro del re dell'Islam",nel quale abbraccia ed esalta la storia universale musulmana-.Il ghazal che qui è proposto appartiene alla sua ultima ridotta produzione.

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