266.Poesia urdu.Faiz Ahmad "Faiz".
Ghazal.
Se ora qualcuno chiedesse come spiegare certe situazioni,
se si fermasse il cuore dire la pena
se la pena si fermasse,parlerei!
Di sera l'ebbrezzadelle coppe di vino illuminò
le riunioni degli anici.
Bruciamo la nostra casa anche noi
e illuminiamocosì la nostra notte.
Sulla mia coscienza è l'uccisione d'un cuore e d'un anima,il mio sangue
resta sul mio collo.
son seduto a bocca chiusa:dar la colpa a qualcuno
a chi devo darla?
Nella notte del distacco solo le stelle e la luna del mio tormento son state con me.
Nel vuoto del mattino,o amici,come potrei passar la mia vita?
Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.
Faiz Ahmad "Faiz".(1912)
Nato a Sialkot,è stato ,forse,il migliore tra i contemporanei
di lingua urdu.Dopo un breve periodo di insegnamento ,abbracciò
la carriera militare .Quando il Pakistan ottenne l'indipndenza,,aveva raggiunto il grado di colonnello,ma abbandonò l'esercito per entrare
nella redazione del Karachi Times,intraprendendo un'intensa attività politica . per i suoi legami col partito comunista è stato in carcere.
Nei suoi versi egli cmbina l'ardore di un'amara ribellione contro i
disordini dell'umanità sofferente con l'effusione purissima della sua vena lirica.Le poesie qui proposte appartengolo alla sua ultima produzione.
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