264.Poesia urdu.Firaq Gorakhpuri .
Ghazal.
La Morte stanotte cantava una melodia
su cui la vita si cullava in estasi.
o racconto di dolore della mezzanotte,
anche i cieli abbassano la testa per il sonno!
S'è dileguata la notte dell'addio
nelle lacrime degli amanti che partivano.
Sviene di gioia l'atmosfera
al canto del profumo delle trecce dell'Amata .
Il ricordo viene a me delle tue lcrime,
quelle lacrime così piene el riso della vita.
Essi han parlato di colore e di odore :il mio cuore ha invocato
un'immagine dell'amata.
La Galassia suonava gentilmente il suo liuto,
mentre il chiaro di luna canticchiava l'accompagnamento della notte.
E' nel cuore dei veri amori che
la pena dell'esistenza ha bruciato con tanta luce.
Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.
Firaq Gorakhpuri (1896)
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