261.Poesia urdu."Josh" Malihabadi.
Ghazal.*
Non perderti nella tempesta delle circostanze,Amico!
Non importa,Amico mio,se t'ha investito il diluvio!
Dall'orizzonte delle lacrime, guarda,
sorge, Amico mio, l'alba nuova dei sorrisi .
L'ubriaco sotto il peso del vino
è lo zoccolo dei cavalli della sua carovana.
A che serve chiamare i viaggiatori
che sono assorbiti dl rumore dei loro passi?
Ghazal.*:Nome di una forma metrica molto usata nella letteratura persiana, e, per suo influsso, in quella turca classica e indostana,soprattutto in urdu,la lingua del Pakistan. Consiste in una serie da quattro a quindici versi (emistichi) di cui i primi due, il quarto, sesto, ottavo, ecc., hanno la medesima rima (aa ba ca da, ecc.).L'ultimo distico è spesso utilizzato per la firma metaforica del poeta. Canzone.
"Josh" Malihabadi.(S.Hassan Khan)(1896)
Nato a Malihabad(Lucknow),autore di numerose raccolte di poesie
in urdu,assai lodate.E' stato direttore della rivista "Aikal"(Tempi moderni), in lingua urdu e vicina all'ispirazione governativa indiana.
Dopo la creazione dello stato del Pakistan,finì per trasferirsi in quel paese,ma per tornare spesso nella Confederazione Indiana.
Nessun commento:
Posta un commento