Le lune di
Federico Garcìa Lorca
A.Libro de poemas di Federigo
Garcìa Lorca
Preludio
Dopo la dedica “A
mi hermano Paquito “nell’edizione
Maroto(’21) uno stralcio di “Palabras de justificacion”
del poeta a cui l’editore aveva strappato quasi con la
forza il manoscritto:
Maroto(’21) uno stralcio di “Palabras de justificacion”
del poeta a cui l’editore aveva strappato quasi con la
forza il manoscritto:
“Offro in questo
libro tutto l’ardore giovanile e il
tormento, l’ambizione smisurata ,l’immagine precisa
dei miei giorni
d’adolescente e di giovinetto,quei giorni tormento, l’ambizione smisurata ,l’immagine precisa
che legano l’istante d’oggi alla mia stessa recente infanzia.
In queste pagine disordinate v’è il riflesso fedele del mio
cuore e del mio animo,colorito delle sfumature che gli
avrebbe dato,nel possederlo,la vita palpitante appena
nata d'intorno per il mio sguardo.
La nascita di ognuna di queste poesie che hai tra le tue mani,lettore, si affratella al nascere di un nuovo getto
nell’albero musico della mia vita in fiore.
sarebbe viltà
disprezzare quest’opera che è così legata alla mia stessa
vita. Al di là della sua in correttezza,al di là delle sue
sicure limitazioni,questo libro avrà la virtù,tra molte altre
che io sento,di ricordarmi in ogni momento la mia infanzia appassionata correre nuda per i prati di una pianura sullo
sfondo dei monti.”
Scrive José Luis
Cano a proposito di Libro de poemas:disprezzare quest’opera che è così legata alla mia stessa
vita. Al di là della sua in correttezza,al di là delle sue
sicure limitazioni,questo libro avrà la virtù,tra molte altre
che io sento,di ricordarmi in ogni momento la mia infanzia appassionata correre nuda per i prati di una pianura sullo
sfondo dei monti.”
” Il libro passò quasi inosservato, per il pubblico come
per la critica. Solo l’attenta sensibilità di Adilfo Salazar,
salutò con entusiasmo il nuovo poeta,dalle colonne de
“El Sol”,nel numero del 30 luglio. Questo articolo di A.
Salazar attirò l’attenzione di Juan Ramon Jiménez,allora
maestro indiscusso della giovane poesia. J.R. Jiménez
aveva appena fondato “Indice”,rivista della nuova
letteratura,e si affrettò a invitare Federico a collaborare
a quelle pagine. A partire dal n°2,in “Indice”vi sono poesie
di Federico. Ancora J.L,Cano ricorda che nel 1933 Lorca, rispondendo a Miguel Hernàndez,che lamentava il silenzio
con cui era stato accolto il suo libro Perito en lunas,scrisse:
”Il tuo libro è nel silenzio, come tutti i primi libri,come il
mio primo libro,che aveva tanta bellezza e tanta forza.”
In Italia invece un 'capitano coraggioso' come l’editore Guanda,sfidando i rigori dell’autarchia fascista, volle pubblicare l’opera di Federico Garcìa Lorca nella traduzione di Carlo Bo.
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