B.CANCIONES
-1921/24di
di Federico Garcìa
Lorca
A Pedro Salinas
Jorge Guillén
y Melchorito
Fernandez Almagro
Prologo
Scrive sempre J.L.
Cano nell’opera già citata:”Nel gennaio 1927 Federico, riposando a
Granada, attende pieno di speranze la pubblicazione di Canciones,che Emilio Prados sta componendo
a mano, nella sua Imprenta Sur, per la collana ‘Litoral’. E’ soddisfatto del libro e confida a Jorge Guillen:”Ho eliminato
alcune canzoni ritmiche,nonostante il loro successo, perché la chiarezza lo esigeva. Rimangono le canzoni strette al mio corpo,
e rimango io, padrone del libro. Cattivo poeta …,molto bene!
Ma padrone della mia cattiva poesia”. E il 14 febbraio gli scrive ancora:”Ormai le macchine gemono stampando il mio libro di Canciones. Libro di sorpresa per molti e di allegria per pochi.
Ho dedicato a Teresita (figlia di Guillèn ndr.) la canzone
del ramarro e della ramarra,perché riderà parecchio a vederli piangere(poveretti!).So che terrai quel libro nella tua casa con piacere. Per questo lo pubblico. I miei amici lo accoglieranno
in una maniera che mi commuove davvero. Qui a Granada tutti
i ragazzi stanno preparando una festa per il giorno in cui arriverà
il libro,e ci sarà musica e danze. Ma in fondo credo che non accolgano la mia poesia: è me che accolgono.”
a mano, nella sua Imprenta Sur, per la collana ‘Litoral’. E’ soddisfatto del libro e confida a Jorge Guillen:”Ho eliminato
alcune canzoni ritmiche,nonostante il loro successo, perché la chiarezza lo esigeva. Rimangono le canzoni strette al mio corpo,
e rimango io, padrone del libro. Cattivo poeta …,molto bene!
Ma padrone della mia cattiva poesia”. E il 14 febbraio gli scrive ancora:”Ormai le macchine gemono stampando il mio libro di Canciones. Libro di sorpresa per molti e di allegria per pochi.
Ho dedicato a Teresita (figlia di Guillèn ndr.) la canzone
del ramarro e della ramarra,perché riderà parecchio a vederli piangere(poveretti!).So che terrai quel libro nella tua casa con piacere. Per questo lo pubblico. I miei amici lo accoglieranno
in una maniera che mi commuove davvero. Qui a Granada tutti
i ragazzi stanno preparando una festa per il giorno in cui arriverà
il libro,e ci sarà musica e danze. Ma in fondo credo che non accolgano la mia poesia: è me che accolgono.”
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