mercoledì 4 febbraio 2015

Una scia di canti.Tagore.XXXV










Quando mi passò accanto

velocemente, l’orlo della sua veste

mi sfiorò.

Dall’isola sconosciuta

d’un cuore venne improvviso

un respiro caldo di primavera.

Fu un tocco fugace che svanì

in un momento, come il petalo

di un fiore reciso

trasportato nell’aria.

Ma si fermò sul mio cuore

come un sospiro

del suo corpo,

come un sussurro dell’anima.

 - da Il Giardiniere

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