martedì 17 febbraio 2015

Una scia di canti.Tagore.XLIX

Un tempo, ogni

mattina, quando

la rugiada splendeva nell’erba,

venivi a dondolare

la mia amaca.

Slittando dai sorrisi

alle lacrime,

io però non

ti riconoscevo.

Durante i sontuosi

mezzogiorni d’Aprile

Tu mi parlavi,

credo, di seguirti.

Cercavo però

il Tuo viso ed ecco

che tra noi passavano

processioni fiorite,

uomini e donne

che spargevano le

loro canzoni al vento del Sud.

T’ho incrociato,

senza riconoscerti,

sulla strada.

Poi, certi giorni, pieno

di indefinito profumo

d’oleandri e di vento

che s’ostina

fra le palme gementi,

t’ho lungamente

considerato...

E io non so

se Tu mi sei mai

stata sconosciuta.

- da Petali sulle ceneri -

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