Questa notte t’ho offerto
il vino spumeggiante
della mia giovinezza,
in giardino.
Hai alzato il bicchiere
fino alla bocca,
hai chiuso gli occhi e
hai sorriso,
mentre io ti liberavo del velo,
ti scioglievo le trecce, tenendo
sul mio petto
il tuo viso dolce e silenzioso.
Questa notte, quando
il sogno della luna
inondava il mondo notturno!
Oggi, all’alba calma
e rugiadosa,
tu t’avvii vestita di bianco
verso il tempio,
con l’offerta dei fiori
tra le mani.
Io me ne sto in disparte, all’ombra d’un albero,
il capo chino,
sulla strada
solitaria di quel tempio.
- da Dono d’amore -
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