mercoledì 7 gennaio 2015

Una scia di canti.Tagore VIII.

                                                         

Credo d’averti visto in sogno

prima di conoscerti,

tali sono le precognizioni

d’Aprile

prima della pienezza

primaverile.

La visione avuta da te

non è venuta

quando tutto era impregnato

dal profumo del sal fiorito,

quando lo scintillare

del fiume al tramonto

aggiungeva una frangia

al biondeggiare della sabbia,

quando i frastuoni

dei giorni estivi

vagamente s’intrecciavano?

Sì, ironica e sfuggente

è stata la visione

che ho avuto del tuo viso,

in ore evase

da ogni realtà!

-  da  Petali sulle ceneri  -


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